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L’APPELLO DEL PD: “LA REGIONE CONFERMI LA RETE DI EMERGENZA-URGENZA ANCHE DOPO IL COVID”

“La Regione disponga tutte le misure necessarie per confermare l’attuale configurazione delle rete di emergenza-urgenza in Sardegna anche al termine dello stato di emergenza nazionale, previsto per il 31 marzo 2022”. È questo l’appello lanciato dai consiglieri regionali del Partito Democratico attraverso una mozione – primo firmatario Roberto Deriu – rivolta al presidente Solinas e alla sua giunta.

“L’attuale configurazione della rete di emergenza-urgenza regionale – spiega Deriu –, in mancanza di un piano territoriale mai fornito da Areus nonostante la richiesta in commissione Sanità, ora risulta imprescindibile nell’intero contesto regionale per garantire i livelli di assistenza anche dopo alla scadenza dello stato di emergenza Covid, come più volte manifestato dagli operatori del soccorso, associazioni, medici, infermieri e volontari”. Da metà 2020, infatti, l’Areus ha implementato le postazioni 118 (le cosiddette postazioni Covid) configurando una nuova rete di emergenza urgenza regionale, mediante nuove attivazioni di postazioni h12, postazioni h24 e raddoppi orari da 12 a 24 ore, al fine di garantire un migliore servizio alle comunità della Sardegna e rispondere con efficienza ed efficacia alla diffusione epidemiologica.

“Le stesse postazioni Covid – precisa il consigliere dem – hanno però assunto anche altri compiti che sono irrinunciabili, come il trasferimento di pazienti all’interno degli ospedali da aree critiche a meno critiche, così da aprire la strada dell’impiego delle postazioni 118 non solo per l’emergenza-urgenza ma anche per la movimentazione intra-ospedaliera nei trasporti secondari”.

Motivo per cui, il gruppo PD impegna la Regione a mantenere e rafforzare l’attuale configurazione della rete di emergenza-urgenza anche dopo la fine dello stato di emergenza, previsto per il 31 marzo 2022. “Un passaggio fondamentale – conclude Roberto Deriu –, al fine di garantire in maniera uniforme su tutto il territorio sardo i livelli essenziali di assistenza attualmente forniti”.

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